sabato 25 ottobre 2014

Lista convocati contro il Palermo: torna arruolabile Romulo





Massimiliano Allegri ha convocato 20 giocatori per la gara casalinga di domani pomeriggio contro il Palermo.

L'unica novità rispetto alla gara di Champions è la chiamata di Romulo, recuperato dall'infortunio di inizio ottobre e disponibile almeno per la panchina.

Questi i 20:

Portieri: Buffon-Rubinho-Storari

Difensori: Bonucci-Chiellini-Lichsteiner-Ogbonna

Centrocampisti: Asamoah-Marchisio-Mattiello-Pereyra-Pirlo-Pogba-Romulo-Vidal

Attaccanti: Coman-Giovinco-Llorente-Morata-Tevez

Si ferma Evra

Altro infortunio muscolare.
Questa volta tocca a Patrice Evra fermarsi per un fastidio alla coscia accusato venerdi. Di sicuro salterà la partita di domani contro il Palermo e quella infrasettimanale contro il Genoa. Asamoah sarà costretto a fare gli straordinari e sostituirlo.

Nella giornata di lunedi verranno effettuati gli esami medici per definire l'entità del danno e i tempi di recupero.

Da quando è arrivato Allegri, gli stop muscolari sono aumentati. Purtroppo non è un caso.

venerdì 24 ottobre 2014

La Juventus è tra le prime 10 società europee per fatturato


Giornata di grandi notizie in casa Juve dopo il rinnovo di Pogba.

Andrea Agnelli ha annunciato che la società è entrata nella top ten delle squadre europee per fatturato: 315 milioni. Per la prima volta abbiamo superato la quota 300.

I ricavi dello Juventus Stadium sono aumentati dai 9 milioni del 2010 (quando giocavamo all'Olimpico) ai quasi 41 dello scorso anno.
Il passivo è stato ridotto in 4 anni da 95 milioni agli attuali 6,7.
Le plusvalenze derivate dalle cessioni e dalle compartecipazioni ammontano a 35,3 milioni.
Numeri impressionanti.

La Juventus è tornata nell'èlite del calcio che conta. Ora i risultati in campo europeo devono confermare quanto di buono fatto negli ultimi anni dalla società.
La palla passa ad Allegri e ai giocatori: DOBBIAMO SUPERARE IL GIRONE DI CHAMPIONS LEAGUE!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS

La Juve mette gli occhi su Everton Ribeiro


Si chiama Everton Ribeiro, gioca nel Cruzeiro come ala/esterno  di entrambe le fasce il nuovo obiettivo della Juventus.

Ha 25 anni e in patria gli hanno dedicato questo striscione: "10 Messi + 7 Ronaldo= 17 Everton Ribeiro". Roba esagarata, come sono i brasiliani, ma non di poco conto.
Ribeiro è infatti stato nominato miglior giocatore del Brasileirao.

La sua forza sta nella tecnica sopraffina e nell'abilità nell'1 contro 1, come si può vedere dal video. Sarebbe il giocatore ideale da poter utilizzare in un 4-3-3.

Il prezzo del cartellino è di 5 milioni e il suo contratto scade nel 2016. Su di lui c'è pure il Liverpool.

Potrebbe essere l'esterno offensivo che fa al caso nostro. Marotta, vedi cosa puoi fare!

Le 13 prodezze di Pogba in Serie A



La Juventus ha voluto rendere omaggio al suo FUORICLASSE ventunenne fresco fresco di rinnovo di contratto fino al 2019 con un video che riproduce tutti e 13 i gol realizzati dal Polpo in campionato con la maglia bianconera.

La prima prodezza risale al 20 Ottobre 2012 nell'indimenticabile 2-0 rifilato al Napoli allo Stadium.
Poi il gol decisivo per battere il Bologna 2-1 sempre in casa nostra, di testa, al 92'.
Il 19 gennaio 2013 realizza la prima doppietta contro l'Udinese: 2 siluri micidiali dalla distanza  che fanno impazzire, ancora una volta, lo Juventus Stadium.
L'ultima marcatura del primo anno è contro il Cagliari con un bel destro dal limite.

La stagione scorsa comincia con il gol del vantaggio iniziale in Supercoppa contro la Lazio (io c'ero) e poi il gol decisivo nel primo derby in casa granata.
Un'altra perla arriva sempre fuori casa contro il Parma. Anche lì la partita la deciderà lui.
La terza marcatura stagionale vede ancora il Napoli subire le conseguenze di un suo spettacolare esterno destro al volo dalla distanza. Allo JStadium.
Il gol numero 4 arriva contro l'Atalanta.
Lo scorso gennaio segna con un destro a giro di rara bellezza contro la Sampdoria, in una partita davvero sofferta.
Poi il primo gol in Europa: al Trabzonspor, in Europa League (io c'ero).
Chiude la stagione con una marcatura importante ancora al Bologna.

La settimana scorsa, l'ultima perla, spettacolare, meravigliosa, contro il Sassuolo con un destro a giro che tanto ci ha ricordato le pennellate di Alex.

La prossima, a quando? Speriamo già domenica contro il Palermo.

Ufficiale: POGBA RINNOVA FINO AL 2019


2 anni, 96 partite e 15 gol dopo quell'approdo alla Juventus a parametro zero dal Manchster United nel 2012, Paul Pogba ha finalmente rinnovato il suo contratto fino al 2019.

L'annuncio ufficiale è stato dato stamattina da Giuseppe Marotta. Mino Raiola e i nostri dirigenti avevano trovato l'accordo nella giornata di ieri.

Il Polpo guadagnerà 4,5 milioni annui, come i nostri top player.

Il giusto riconoscimento per il giovane classe 1993 più forte del mondo, che in questi 2 anni e mezzo ha dimostrato non solo immense qualità in campo, ma sopratutto una serietà e un attaccamento alla maglia fuori dal comune per un ragazzo della sua (e della mia) età.

Cosa cantavan(m)o i tifosi juventini questa estate? NON SI VENDE POGBA!
Ora è tutto vero: POGBA RESTA ALLA JUVE! PER DIVENTARE UNA BANDIERA STORICA DEL NOSTRO AMATO CLUB!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS

giovedì 23 ottobre 2014

Paura di Coppa: perchè?






La brutta sconfitta di ieri contro l'Olympiacos ha evidenziato ancora una volta un concetto che, in casa Juve, si ripete da anni.
Quando si gioca in Champions League, i nostri hanno paura. 
La domanda che ogni tifoso bianconero si pone (giustamente) è: PERCHE'?

Perchè non riusciamo a giocare in Champions come giochiamo in Serie A? La risposta potrebbe essrre questa: in Italia le squadre aspettano che la Juve faccia la partita e non ci aggrediscono, ma, appunto, aspettano tutti rinchiusi nella propria metà campo. Ciò permette ai bianconeri di decidere la "velocità" con cui disputare la partita, rallentanto o velocizzando il ritmo a proprio piacimento.
In Europa, invece, tutte le squadre giocano sempre per imporre il proprio gioco e aggrediscono alte, come ha fatto ieri sera l'Olympiacos con Dominguez, Kasami e Mitroglou in costante pressione su Bonucci e Pirlo, ovvero i nostri principali costruttori di gioco.

Ciò potrebbe spiegare il perchè non giochiamo bene in Champions. Tuttavia non spiega perchè abbiamo paura. L'approccio iniziale alla partita, infatti, è stato distrastroso.
L'Olympiacos, nella prima mezzora di gara, ha fatto quello che voleva, costringendo il nostro centrocampo, nettamente superiore sotto ogni punto di vista, a giocare male.
Si può capire il timore reverenziale che i nostri hanno avuto al Calderon contro l'Atletico vice-campione d'Europa. Ma ieri sera era del tutto incomprensibile.
Molti tifosi accusavano Conte di non avere le mentalità europea, ma mi sembra che Allegri non abbia portato grosse modifiche in questo senso.

Il problema della paura di Coppa, secondo me, è la questione principale su cui tutta la squadra deve riflettere molto seriamente per provare a trovare un rimedio. La cosa che stupisce ancora di più è che i giocatori abituati a questo tipo di partite sono molti: Buffon e Pirlo sono ex campioni del mondo,  Evra ha vinto un Champions, Tevez lo stesso.

Insomma, se Allegri non riuscirà a sconfiggere la PAURA DI COPPA, difficilmente raggiungeremo gli Ottavi di Finale.

Pagelle Olympiacos-Juventus: Morata è il nostro miglior giocatore, male Pirlo e Tevez






L'unica nota positiva della sconfitta di ieri contro l'Olympiacos è stata la brillante prova di Alvaro Morata, vicino al gol del pareggio in almeno 3 occasioni. Lo spagnolo è stato sicuramente il nostro migliore in campo.
Putroppo, invece, Tevez e Pirlo sono stati i nostri peggiori. Male anche Asamoah, molto intimorito.

Buffon 6,5: sul gol è incolpevole. Salva su Dominguez una punizione pericolosa.
Ogbonna 5,5: passo indietro rispetto alle ultime buone prestazioni. Non sembra sicuro. Nel primo tempo attaccano e sfondano sempre dalla sua parte.
Bonucci 5,5: quando Dominguez parte palla al piede son dolori per tutti. Viene marcato spesso e non riesce mai a impostare per i compagni.
Chiellini 5,5: come per i compagni. I greci in contropiede sono sempre pericolosi. A volte prova a far partire l'azione, ma non ha i piedi e la visione di gioco per farlo.
Lichsteiner 6: partita a due volti. Nel primo tempo viene costantemente attaccato e superato. Nella ripresa sale un po' di più e si rende maggiormente pericoloso.
Vidal 6: bene in fase di copertura, male in fase avanzata. La forma migliore è ancora lontana.
Pirlo 4: dal suo passaggio sbagliato a centrocampo parte l'azione del gol di Kasami. Ne sbaglia altri 3-4 di passaggi come quello. Non trova mai la posizione giusta per liberarsi della marcatura a uomo di Mitroglou e creare gioco. Comunque, non può più giocare 3 partite a settimana.
Pogba 6,5: rischia troppo spesso la giocata, ma negli ultimi 25 è quello che ci prova di più a pareggiare insieme a Morata.
Asamoah 5: spinge pochissimo, sta sempre basso. Sembra sempre intimorito e spaventato.
Tevez 5,5: si incaponisce troppo con la palla al piede. Sbaglia anche molti passaggi e non dialoga bene con Morata.
Morata 7: il migliore in assoluto. Spazia su tutto il fronte offensivo creando numerosi pericoli. Quando parte in velocità è difficilissmo da fermare. Peccato, se avesse segnato il gol del pareggio avrebbe festeggiato un compleanno ben diverso...
Marchisio 5,5: subentra a Pirlo al 56' ma non riesce a cambiare le sorti del nostro centrocampo.
Pereyra senza voto: entra a 12 dalla fine ma tocca si e no 2 palloni.
Giovinco senza voto: entra a 5 dalla fine e calcia male un calcio d'angolo e una punizione.

Allegri 5: la squadra entra in campo male sotto ogni punto di vista. Sbaglia anche i cambi: Llorente poteva servire più di Pereyra. Giovinco doveva entrare almeno 20 minuti prima. Almeno ha ammesso le sue colpe.

Olympiacos-Juventus 1-0: decide Kasami, i bianconeri giocano solo 25 minuti






Pajtim Kasami basta e avanza all'Olympiacos per battere una bruttisima Juventus e portarsi a 6 punti nel girone A a fianco dell'Atletico Madrid vittorioso 5-0 sul Malmoe.

I greci meritano la vittoria per quanto fatto vedere nell'arco dei 90 minuti: tanta corsa e grinta a non finire uniti sprazzi di tecnica con Dominguez e Kasami protagonisti assoluti insieme al portiere paratutto Roberto, migliore in campo. Senza contare l'apporto di uno stadio a dir poco infernale.

I nostri, invece, sbagliano ancora una volta l'approccio iniziale alla partita e soffrono fin da subito le folate e il pressing alto dei greci.
In più, i nostri top player steccano: Tevez e Pirlo su tutti. Il nostro giocatore migliore è stato Morata, alla prima da titolare con la maglia bianconera.

Già al 2' è Chiellini a chiudere su Maniatis una potenziale occasione.
4 minuti dopo Mitroglou, lasciato libero di calciare in area, spedisce fuori di poco.
Ci pensa poi Buffon a salvarci con la sua manona al 7' su punizione strepitosa di Dominguez.
La nostra prima occasione è al 13' con Tevez che a botta sicura calcia in porta sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Provvidenziale è il salvataggio di Elabdellaoui sulla linea di rete.
Al 19' ci viene annullato giustamente un gol per fuorigioco sempre dell'Apache.
Il minuto 35 decreta il gol di Kasami: Pirlo sbaglia un passaggio facile a centrocampo, contropiede di Dominguez che scarica su Mitroglou che, dalla fascia sinistra dell'area, riappoggia dietro per un solissimo e accorente Kasami che batte di sinistro un'incolpevole Buffon. 1-0 per l'Olympiacos.
Una buona opportunità per il pareggio arriva al 42' con Chiellini che liscia un assist di punizione di Pirlo. Nulla da fare, il primo tempo si chiude così.

Il secondo tempo vede una Juventus ancora poco reattiva e poco vogliosa di cambiare verso alla partita a fronte di un Olympiacos che sembra non avere difficoltà a gestire il vantaggio.
Al 52' ci prova Lichsteiner da centro area ma il suo sinistro è debole.
Minuto 57 c'è il primo cambio: Marchisio per un pessimo Pirlo.
Al 60' Kasami sfiora il raddoppio. La palla lambisce il palo lontano di pochissimo.
La Juventus si sveglia 5 minuti dopo. Dal 65 c'è solo una squadra in campo.
Morata ci prova ma Roberto dice no.
Al 71' e al 73' ci prova ancora lo spagnolo ex Real: prima di testa (fuori) e poi col sinistro (deviazione in corner di Botia).
Due minuti e Pogba prova il gollozzo da 30 metri ma Roberto dice no.
Al 76' ci prova Tevez che a botta sicura calcia di destro ma ancora Roberto para in uscita bassa.
A 12 dalla fine entra Pereyra per Ogbonna e ci mettiamo col 4-2-3-1.
All'80 Morata colpisce la traversa su azione d'angolo complice la clamorosa la manata di Roberto che devia la palla sul legno.
5 minuti a ci riprova l'Apache di sinistro. Ancora ottima la risposta del portiere ex Atletico Madrid.
Un minuto più tardi arriva il terzo cambio: Giovinco per Pogba.
I 3 minuti di recupero non vedono altri sussulti.
Finisce 1-0. Forse il pareggio sarebbe stato più giusto.

Tanta amarezza si aggiunge a tanta sfrotuna. Ma la Juventus ha giocato veramente solo negli ultimi 25 minuti di partita. E, in Champions League, non si può competere ad alti livelli lasciandosi sopraffarre per 65 minuti dagli avversari.
Negativa è stata anche la gestione dei cambi da parte di Allegri. Pereyra non ha toccato un pallone in 12 minuti di gioco. Llorente, negli ultimi spezzoni, avrebbe potuto fare più comodo del Tucumano. Giovinco andava inserito prima e forse Pirlo non era da schierare titolare.

Serata non nera, ma nerissima per i nostri beniamini. L'unico a salvarsi è Morata che ci ha provato in ogni maniera possibile a pareggiare.

Passare il turno ora è veramente difficile. Dobbiamo per forza di cose vincere la prossima in casa e sperare. Non sono più ammessi errori.

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS

mercoledì 22 ottobre 2014

Juve, provaci! L'importante è non perdere!






Stasera sarà già un crocevia fondamentale per i nostri in Champions League. Perdere contro l'Olympiacos potrebbe compromettere il passaggio agli ottavi di finali.

La partita è difficile. I greci in casa loro sono pressochè imbattibili, chiedere all'Atletico Madrid se non vi fidate.

I pericoli numero 1 sono Mitroglou, Afellay e Dominguez in primis, senza dimenticare Kasami, ex stellina del Palermo e Abidal, vecchia conoscenza del calcio europeo che conta.

Il clima dello stadio sarà infernale. Il Karaiskákis è ben noto per la passione e il calore che sa mettere nei cuori dei propri beniamini.

Oggi la Juventus è chiamata a dimostrare al mondo intero quanto vale veramente in Champions League. Sono 20 mesi che non vinciamo fuori dalle mura amiche dello JStadium in campo europeo. Non si può continuare così!

L'importante sarà non perdere.  Ma dobbiamo provare ed osare di più rispetto a quanto fatto contro l'Atletico. Perchè l'attacco è la miglior difesa. Solo così possiamo pensare di poter uscire dal Karaiskákis con un risultato positivo. E ci vorrà maggior precisione sottorete. In Champions il cinismo fa la differenza. Sperando che King Arturo Vidal sia tornato quello dei tempi gloriosi e devastanti della passata annata.

Siamo la Juventus. Siamo i campioni d'Italia. Rispettiamo tutti, ma non abbiamo paura di nessuno. Dobbiamo mettere a tacere le voci dei rosiconi che si attaccano alle nostre sconfitte in Europa. Oggi dobbiamo dimostrare chi siamo. Oggi dobbiamo vincere!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS


Juve-Olympiacos: fuori Llorente e Marchisio, dentro Morata e Pirlo


Alvaro Morata e Andrea Pirlo si. Nando Llorente e Claudio Marchisio no.
Sono queste le scelte del Conte Max per provare a battere l'Olympiacos. Erano questi anche gli unici dubbi della vigilia circa la formazione iniziale.
Il resto della squadra è confermata, con Asamoah al posto di Evra e il rientro di King Arturo Vidal dal primo minuto.

Per Morata si tratta della prima gara da titolare con la maglia bianconera.

Ecco  gli 11:   
Buffon
Ogbonna-Bonucci-Chiellini
Lichsteiner-Vidal-Pirlo-Pogba-Asamoah
Tevez-Morata

mercoledì 15 ottobre 2014

Rientrano 9 Nazionali a Vinovo: 7 italiani più Coman e Morata






Si torna a lavorare (quasi) a pieno regime a Vinovo in vista dell'anticipo di sabato sera contro il Sassuolo.

Sono tornati alla base bianconera 9 giocatori impegnati in questi giorni con le rispettive nazionali: Buffon, Bonucci, Chiellini, Ogbonna, Marchisio, Pirlo, Giovinco più Coman e Morata.

All'appello mancano ancora Evra e Pogba, Lichsteiner, Vidal, Pereyra e Asamoah che torneranno domani.

Buffon ha lavorato col preparatore Filippi, mentre i vari Bonucci, Chiellini, Marchisio, Pirlo, Pepe Tevez e Llorente hanno svolto una seduta prevalentemente atletica.
Il resto della compagine ha disputato una partitella con la Primavera finita 3-2 con doppietta di Giovinco e sigillo di Morata.

I gol di Trezeguet in campionato...per festeggiare il suo compleanno

Tutti i gol del mitico Trezegol in Serie A con la maglia della Juventus!

Il giusto tributo per festeggiare il 37 compleanno di uno degli attaccanti più forti della storia della Juventus!

Tanti auguri RE DAVID






320 partite e 171 gol. Di chi stiamo  parlando? Dello straniero più goleador della storia della Juventus. Di DAVID TREZEGUET, che oggi spegne 37 candeline!.

Ieri ha affrontato il suo compagno di sempre Alex Del Piero all'esordio della Indian Super League.
Oggi celebriamo e festeggiamo uno dei più forti attaccanti di sempre della storia del nostro club.

Trezegol ha giocato per noi per 11 stagioni, dal 2000 al 2010, contribuendo con i suoi innumerevoli gol alla vittoria di 4 scudetti e 2 Supercoppe Italiane, oltre alla promozione in Serie A dopo le vicende di Farsopoli.
Sì. Lui è rimasto anche in B quando aveva l'opportunità di continuare la sua strepitosa carriera in club di primissimo livello. Lui, insieme a Del Piero, ci ha riportati in Serie A e poi in Champions League. Lui non ha mai mollato la Juventus!

Re David ha sempre dato tutto per la maglia bianconera. Un attaccante come lui non ci sarà più nella storia della Juventus.

Tanti auguri, TREZEGOL!

TREZEGUET, TREZEGUET, QUANDO GIOCA SEGNA SEMPRE TREZEGUET!!!!

lunedì 6 ottobre 2014

Pagelle Juventus-Roma: Tevez freddo e glaciale, buon ritorno di Pirlo, Bonucci decisivo, male Lichsteiner e Llorente


La Juve supera e sorpassa l'ostacolo Roma con due gol di rigore di Tevez e una perla meravigliosa di Bonucci a 5 dal termine.

Pirlo esordisce e non delude, pur dimostrando una precaria condizione fisica.
La difesa regge me sul gol del 1-2 hanno delle grosse colpe Caceres e Chiellini.
Lichsteiner e Llorente sono stati sicuramenti i peggiori.

Buffon 6: mai impegnato, sui gol subiti non può nulla. Purtoppo termina la sua imbattibilità.
Caceres 6: non gioca male, ma in occasione del 1-2 di Iturbe non controlla bene Gervinho. Esce anzitempo per infortunio.
Bonucci 7,5: decide con un gol meraviglioso la supersfida scudetto. Quando Pirlo non può illuminare il gioco con i suoi lanci, ci pensa Leo.
Chiellini 6,5: scontroso, cattivo, duro ma sempre sul pezzo, tranne quando si perde Iturbe sul vantaggio romanista.
Lichsteiner 5: spinge poco, eppure Holebas non pare un ostacolo insormontabile. Si innervosisce tanto e rischia troppo. Sembra anche molto stanco.
Marchisio 7: torna nella posizione che predilige. Corre, lotta come un leone contro i vari Nainggolan, Pjanic e Keita. Nella prima parte del primo tempo è l'uomo più pericoloso con le sue incursioni.
Pirlo 6: buon rientro. Prova qualche giocata delle sue, ma la condizione fisica è quella che è. Si conquista sia la punizione che il rigore del nostro vantaggio.
Pogba 6,5: partita non facile la sua. Ci prova dalla distanza e si prende il rigore del pari. Non aggancia una buona palla di Pirlo. Regala alcune perle di tecnica sopraffina, come il palleggio durante il recupero nel secondo tempo per perdere tempo.
Asamoah 6: molto meglio di Evra, lasciatemelo dire. Tiene duro contro Gervinho.
Tevez 7,5: molto ma molto generoso. Difende quando c'è bisogno e attacca quando si riparte. Da l'anima in corpo. Batte con freddezza entrambia i rigori. È l'uomo in più.
Llorente 5,5: in ritardo di condizione, anche stavola non ha occasioni da rete. Si sbatte e lotta con i centrali romanisti. Molto lavoro sporco.

Ogbonna 6: subentra a Caceres. Parte male contro Gervinho, ma poi prende le misure e dà sicurezza, evitando il peggio in alcune ripartenze della Roma.
Morata 6: mezzo voto in meno per la reazione alla capocciata di Manolas. Entra bene in partita e colpisce una traversa che ancora balla.
Vidal senza voto: entra a 10 dal termine ma non si vede.

Allegri 7: azzecca la formazione, azzecca anche i cambi. Si ferma prima del tempo prima di sostituire Caceres con Pereyra e cambiare modulo. Per fortuna Tevez ha pareggiato. Signore anche nelle dichiarazioni post gara.

La perla di Leo Bonucci dallo Juventus Stadium


Il gol del 3-2  di Bonucci contro la Roma.
Una perla di rara bellezza al minuto 86' che ci dà 3 punti, punteggio pieno e il primo posto solitario.
Ascoltiamo il tripudio dello Juventus Stadium, in Curva Nord, è qualcosa di spettacolare!
Grande Leo, Grande Juve!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS

Juve-Roma 3-2: doppietta di rigore di Carlitos e gol pazzesco di Leo Bonucci

18 punti, punteggio pieno, primo scontro diretto contro la Roma vinto e l'Inter che ne prende 3 a Firenze: ci può essere una giornata calcistica migliore?

La Juve schiaffa 3 pappine alla Roma, come lo scorso gennaio, ma questa volta i giallorossi ci danno del filo da torcere e prima pareggiano il dubbio rigore di Tevez con un rigore che non andava dato, poi ci sorpassano con un bel gol di Iturbe. La rimonta avrebbe potuto tagliarci le gambe, ma noi siamo duri a morire e prima dello scadere della prima frazione arriva il contro-pareggio firmato sempre da Carlitos dalgli 11 metri. Poi il nostro numero 19, Leo Bonucci, viterbese di nascita, fa il colpaccio. È lui, con una bordata al volo a 5 dalla fine a chiudere i giochi e regalarci 3 punti fondamentali. Alla facciaccia dei rosiconi romanisti Garcia, Totti, Sabatini e compagnia bella, che nel post partita metteranno in mostra il peggio di loro stessi, attaccandosi, da veri perdenti quali sono, all'arbitraggio.

Passiamo alla cronaca.
Cominciamo col solito 3-5-2 con 2 innesti: Asamoah per Evra e il redivivo Pirlo per Vidal.

Primi 10 minuti di studio. All'11 prima dubbio. Asamoah vola sulla sinistra e mette dentro per Marchisio che calcia a rete ma è sbilanciato da Holebas. Il rigore poteva starci con annesso rosso al greco. Si va avanti.
Al 22' è ancora Marchisio a provare la conclusione al volo su grande suggerimento di Bonucci ma la palla vola lontano dai pali di Skorupski.
3 minuti più tardi inizia l'apoteosi: brutto fallo di Totti (da giallo) da dietro su Pirlo che tira la punizione sulla barriera colpendo il gomito alto ma attaccato al corpo di Maicon. 2 questioni: era tocco volontario? Era dentro l'area? Non si capisce nè l'una nè l'altra cosa ma Rocchi dà rigore, che Carlitos è abile a trasformare.  
Garcia, da abile musicista, mima una "sviolinata" irrisoria e viene gentilmente allontanato.

Da qui, fino alla fine del primo tempoc, cominciano le botte e l'arbitro perde totalmente la bussola della gara.

Al 31' brutto errore arbitrale a favore della Roma. Rocchi fischia una punizione per un fallo di Chiellini a Nainggolan che non c'è. Dalla successiva battuta in area di Pjanic l'arbitro fischia un rigore dubbio (ma che si può dare) per punire la negligenza di Lichsteiner. Lo svizzero non guarda la palla e abbraccia Totti, anche se probabilmente è  il capitano giallorosso a cominciare per prima. Fatto sta che Gigi non riesce a ripetere il miracolo di Bergamo e la Roma pareggia.
Momento di tracollo bianconero e 1-2 di Iturbe al 43', abile a sfruttare un assist delizioso di Gervinho con gentile collaborazione di un Caceres e di un Chiellini poco concentrati.

La Roma rischia di segarci le gambe un minuto dopo quando Gervinho va via a Caceres, che si strappa, e prova una conclusione a giro che va fuori di molto. L'ivoriano dice di non essersi accorto dell'infortunio dell'avversario. Ho i miei dubbi.
Pochi minuti dopo, nel recupero, Pogba va via a Pjanic che lo stende pochi centimetri dentro l'area. Rocchi non ha dubbi e fischia il terzo rigore del match. Palla da una parte, portiere dall'altra, Tevez fa doppietta e siamo ancora vivi.

La seconda frazione è meno tesa. Caceres non ce la fa e al suo posto entra Ogbonna.

Al 50' Pogba aggancia male una palla che l'avrebe messo da solo davanti a Skorupski su splendido assist di Pirlo.
Al 59' grande occasione per la Roma: Gervinho salta Ogbonna sulla sinistra e serve in mezzo per Pjanic che sbaglia incredibilmente col sinistro, a pochi passi dalla porta.
Al 60' secondo cambio: fuori Llorente, dentro Morata.
La partita sembra avviata verso il pareggio. Le squadre sentono le rispettive fatiche di Champions e non ne hanno più.
A 10 dalla fine Allegri opera l'ultimo cambio: Vidal per Pirlo.
2 minuti dopo abbiamo una super-palla gol: Lichsteiner si invola sulla destra e crossa per Morata. Stacco imperioso dello spagnolo che però incoccia la palla sull'incrocio dei pali. Il segnale è chiaro: la Juve è viva e vuole vincere.
E infatti, poco dopo, arriva il ruggito di gioia. dello Stadium Minuto 86: calcio d'angolo ribattuto fuori area, arriva Leo Bonucci e con un missile al volo insacca. È 3-2 per noi. La rimonta è completata.
La Roma non ci sta e perde la testa. Manolas "scapoccia" in tutti i sensi contro Morata. Lo spagnolo entra duro sul greco, che si arrabbia e dà una testata all'ex Real. Rissa globale che interessa anche le panchine, ma ad essere cacciati sono il difensore e l'attaccante.
Non c'è più niente da dire: la Juve tiene duro, amministra il risultato fino al triplice fischio. VITTORIA FONDAMENTALE!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS

 

domenica 5 ottobre 2014

Jules Bianchi, sono con te!


Lo so: tra pochi minuti inizierà la prima sfida scudetto tra Juve e Roma e siamo tutti concentrati su ciò che accadrà allo Juventus Stadium, me compreso.

Ma il mio pensiero, in questo preciso momento, va anche e sopratutto a Jules Bianchi, pilota di Formula 1 della scuderia Marussia di soli 25 anni che sta lottando per la sopravvivere.

Il pilota di scuola Ferrari ha subito un terribile incidente durante il Gp di Suzuka, in Giappone. 
La sua macchina è uscita di strada a causa della forte pioggia e ha colpito una gru posizionata fuori dal tracciato che stava recuperando la vettura di Sutil, incidentato nel giro precedente.

Bianchi ha subito immediatamente una operazione al cervello per ridurre un'ematoma cerebrale e sta lottando per non morire.

Permettetmi di dire, senza biasimare nessuno, ci mancherebbe altro, che oltre alla partite di calcio e allo sport in genere c'è qualcosa di molto più importante di cui preoccuparsi: la VITA UMANA. Stiamo parlando di un ragazzo di 25 anni che ama fare questo sport (che è anche il suo lavoro) e che per un destino crudele sta lottando per non lasciare questo mondo.

Il sostegno delle mie preghiere non mancherà. Invito tutti i lettori a pregare e sperare.

BIANCHI, NON MOLLARE!

Incredibile: Pirlo giocherà dal 1 minuto al posto di Vidal!


A meno di 45 minuti c'è una incredibile novità nella formazione che affronterà la Roma: Andrea Pirlo partirà dal 1 minuto contro la Roma e prenderà il posto di Vidal.
Marchisio, quindi, agirà come mezzala di destra.

Il nostro Professore è appena rientrato dall'infortunio subito al Trofeo Tim e non si pensava potesse giocare nemmeno un minuto. Evidentemente Allegri ha avuto rassicurazioni e garanzie circa il suo stato di forma. Di certo non potrà restare in campo per tutti i 90 minuti.

Sulla fascia sinistra agirà invece Asamoah al posto di Evra.

Buffon
Caceres-Bonucci-Chiellini
Lichsteiner-Marchisio-Pirlo-Pogba-Asamoah
Tevez
Llorente

Professore, regalaci la prima magia stagionale: ne abbiamo grande bisogno!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS

sabato 4 ottobre 2014

Juve, attenta: la Roma non ci teme!

 

A sentire Allegri e Garcia, Juve-Roma non sarà decisiva per lo scudetto.
A parer mio, invece, saranno proprio gli scontri diretti a decidere le sorti del campionato. Le varie Milan, Inter, Napoli non hanno la continuità per provare a opporsi a noi e ai giallorossi.

È proprio per l'importanza di questa partita che non possiamo permetterci di fallire.
Inanzitutto, i nostri dovranno considerare che la Roma che vedremo domani in campo sarà diversa da quella che prese 3 pappine allo Stadium lo scorso Gennaio.
Quella Roma disputò sì una buona prima parte di partita, ma si afflosciò alla prima difficoltà perchè non ancora consapevole dei propri mezzi e della propria forza.

Questa Roma, invece, è molto più forte di quella passata, sotto ogni punto di vista. Ha una rosa molto più ampia, una qualità maggiore in ogni ruolo, frutto di un grande mercato operato da Sabatini e, dopo le ottime prestazioni di Champions, sa di poter battere chiunque. Sia in casa che in trasferta.

Insomma, i giallorossi non ci temono. Sono anche un po' presuntuosi, senza dubbio, ma sicuramente non scenderanno in campo timorosi come a Gennaio e sopratutto non si perderanno d'animo alla prima difficoltà.
Dovremo essere bravi a imporre il nostro gioco senza scoprirci troppo, pronti anche lottare. Con pazienza e pure  un pizzico di umiltà, avendo chiaro in mente che i giallorossi sono i veri rivali e quasi pari a noi. Per questa volta allo Stadium, io credo, siamo veramente alla pari.

Io penso che quella di domani può considerarsi una prima vera finale di campionato. Manca ancora tanto alla fine, ma, lo ripeto, gli scontri diretti faranno la differenza.
Juve, stai attenta!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS




Probabile formazione anti-Roma: Caceres partirà titolare, ballottaggio Evra-Asamoah sulla fascia sinistra


Un solo dubbio per Allegri in vista della partita casalinga contro la Roma: Asamoah o Evra sulla fascia sinistra del centrocampo?

Il modulo proposto sarà ancora il 3-5-2.
Confermati 10/11 di quelli che hanno giocato mercoledi in Champions. L'unica novità potrebbe essere proprio il ghanese al posto del francese, autore di 2 prestazioni opache contro Atalanta e Atletico Madrid.

Per la difesa, Caceres ha recuperato pienamente dal problema alla spalla subito contro i colchoneros e agirà come terzo centrale di destra.
In attacco confermati i soliti Tevez-Nando.

Probabile formazione:

Buffon

Caceres-Bonucci-Chiellini
Lichsteiner-Vidal-Marchisio-Pogba-Asamoah
Tevez
Llorente

23 convocati contro la Roma: c'è Pirlo

Allegri ha chiamato 23 giocatori per la supersfida scudetto contro la Roma.

La novità principale è la prima convocazione stagionale di Andrea Pirlo. Pure Caceres e Morata, usciti malconci dalla partita contro l'Atletico, fanno parte della lista.

Mancano ancora Barzagli, i cui tempi di recupero non sono ancora definiti, e Marrone.

Ecco i 23:

Portieri: Buffon-Rubinho-Storari

Difensori: Bonucci-Caceres-Chiellini-Evra-Lichsteiner-Ogbonna

Centrocampisti: Asamoah-Marchisio-Mattiello-Padoin-Pepe-Pereyra-Pirlo-Pogba-Vidal

Attaccanti: Coman-Giovinco-Llorente-Morata-Tevez


Andrea Pirlo è tornato

Andrea Pirlo c'è, sta bene ed è rientrato nella lista dei convocati di Massimiliano Allegri.

Per il nostro numero 21, infortunatosi durante il Trofeo Tim di fine Agosto, si tratta della prima convocazione.
Con ogni probabilità, domani sera, contro la Roma, resterà in panchina per tutta la partita, visto che non ha ancora molti minuti nelle gambe.
Per averlo in piena forma dovremo aspettare le prossime due settimane, quando affronteremo il Sassuolo dopo la pausa causa Nazionali.

Il rientro del Professore è una notizia importantissima per tutti, da Allegri, che vedrà il tasso tecnico e qualitativo del suo centrocampo accrescersi notevolmente, senza nulla togliere all'egregio lavoro svolto finora da Marchisio, a tutti noi tifosi che bramiamo di rivedere in campo le sue giocate e i suoi imprendibili calci di punizione al più presto.

Che dire: BENTORNATO, PROFESSORE!

venerdì 3 ottobre 2014

Meno 2 a Juve-Roma: FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS


Mancano meno di 48 ore a Juve-Roma, prima sfida scudetto.
L'attesa è già palpitante.

I giallorossi sono i rivali più forti. Batterli non sarà facile, ci sarà bisogno del sostegno di tutto il popolo juventino, sia allo stadio che a casa. Lo Juventus Stadium dovrà essere una bolgia.

Insieme si può vincere. La Roma ci teme. Siamo arrabbiati per la sconfitta contro l'Atletico Madrid e vogliamo rifarci. Proprio la rabbia e la voglia di vincere dovranno trascinarci e trascinare i nostri uomini in campo.

Questa è una sfida scudetto. NON POSSIAMO FALLIRE!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS

Tanti auguri, ZLATAN

Lo so, lo so. Molti di voi storceranno il naso nel vedere un articolo di auguri per Zlatan Ibrahimovic.
Mercenario, venduto, colui che ci ha lasciato nel momento del bisogno per accasarsi coi rivali più odiati: tutto vero,  ma, per me, Zlatan resta uno degli attaccanti più forti che abbia mai vestito la maglia bianconera.

Ibra ha giocato per noi 2 stagioni, tra il 2004 e il 2006, giocando 92 partite e segnando 26 gol.
Non dimentichiamoci che fu Lucianone Moggi a portarlo da noi e che grazie a noi Zlatan è diventato uno dei migliori attaccanti del mondo.

Ibra ha poi più volte dichiarato, negli ultimi tempi, che tornerebbe volentieri alla Juve. Se dovesse decidere di lasciare il PSG, io credo che Raiola potrebbe assecondare questa sua richiesta. A Zlatan, non si può dire di no...

Quindi: TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO, ZLATAN!
Spero di rivederti con la maglia bianconera, con cui, magari, potrai vincere quella Coppa dalla Grandi Orecchie che manca tanto a noi quanto a te...


PS: visto che siamo in tema di Juve-Roma, ti dedico questo gol meraviglioso da te realizzato proprio ai giallorossi.
 

Morata: "Io sto bene. Sono disposto a giocare ovunque. Contro la Roma voglio esserci. Juve-Roma è come il Clasico"

Alvaro Morata c'è, sta bene e ci sarà contro la Roma.
Il nostro numero 9 non vuole perdersi l'appuntamento più importante della stagione. La posta in palio è troppo alta, lui non può assolutamente mancare. Il dolore subito contro i rivali dell'Atletico è passato.

"Moratuccio" ha dichiarato al Filo Diretto di JTV di stare bene: "Mi sento bene. Sto migliorando e sono a disposizione, ho moltissima voglia di esserci contro la Roma".

Il feeling con Allegri e coi compagni è già ottimo: " Mi trovo molto bene con Massimiliano Allegri, lui si confronta molto con me e con i miei compagni. Lavoriamo molto sulla tattica, per me è una novità, sto imparando tecniche nuove e tutta la squadra mi aiuta molto".

Con Llorente in particolare il rapporto è speciale: " Fernando lo conoscevo già prima di arrivare qui, mi sta aiutando veramente tanto, è il compagno con cui mi sono trovato meglio. Ma tutti si preoccupano per me e sono davvero di supporto, il gruppo mi tratta in un modo davvero eccezionale".
 
Morata vuole giocare, non importa dove: " Mi piace giocare e essere utile alla squadra, in qualsiasi posizione. Per me è davvero un onore indossare questa maglia. Ringrazio tutti per la fiducia data".

Juve-Roma è come Real-Barcellona: " Juve-Roma sarà un po' come il "clasico" in Spagna Real Madrid-Barcellona: entrambe partite importanti, ci vorrà massima concentrazione".

Di lui possiamo fidarci. Pur avendo 21 anni ha già vinto una Champions e disputato partite di altissimo livello.
Forza Morata, facci un gol!

Caceres rinnova il contratto

Martin Caceres è pronto a rinnovare.

L'entourage del giocatore, guidato da Daniel Fonseca, ha trovato l'accordo verbale con i nostri dirigenti per il prolungamento del contratto, in scadenza nel 2016.

La firma dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, quando il procuratore arriverà dall'Uruguay a Torino per discutere gli ultimissimi dettagli.

El Pelado sta disputando una buonissima stagione come vice-Barzagli, ma ciò non stupisce perchè da sempre considerato un grandissimo difensore, pronto a sacrificarsi e a lottare per la squadra, sia da Conte prima che da Allegri ora, per non parlare dell'amore incodizionato che tutti noi, popolo juventino, nutriamo verso di lui.

Martin Caceres resta con noi! Questa è una grande notizia!

Il presidente Agnelli: "Il bilancio è positivo. Il gap con i top club europei è ancora grande. Vogliamo attuare delle riforme del sistema, ma il contesto nazionale ci limita"

Lettera aperta del nostro presidente pubblicata sul sito del club rivolta agli azionisti e al mondo del calcio.
Tanti i temi toccati: il bilancio, le riforme del calcio italiano, i diritti televisivi e molto altro ancora.

Questione bilancio: "Cari Campioni d’Italia,
Il bilancio che sottoponiamo alla vostra approvazione segna un crocevia nella storia recente della Juventus. Si tratta, infatti, di un’importante tappa di un percorso, iniziato nel maggio del 2010, di ricostruzione e di avvio di una nuova fase di sviluppo. La vostra società chiude l’esercizio con un risultato operativo positivo e con un esiguo utile ante imposte. La presenza nel nostro sistema fiscale dell'Irap, un’imposta unica nel panorama internazionale, ci porta a registrare una perdita.
Gli ingredienti che hanno contribuito al turnaround sono molteplici ma riassumibili in un profondo ricambio manageriale, che ha riportato alla sua naturale centralità la gestione sportiva, mantenendo contestualmente una costante tensione volta al reperimento di nuovi ricavi e al controllo dei costi".

Il gap economico con i top club europei resta grande: " Le sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni sono tuttavia ancora più impegnative. Se in Italia, infatti, il ritorno alla competitività è sancito da questo bilancio e da una striscia storica di tre scudetti consecutivi, i fondamentali economici dei competitor internazionali ci mettono di fronte ad una realtà evidente: il gap con i migliori club europei rimane elevato e il divario va ridotto per permetterci di aspirare a risultati in linea con la nostra storia internazionale. Le donne e gli uomini della Juventus sono abituati ad affrontare le difficoltà, sul campo come in sede, profondendo il massimo impegno. E’ una questione di cultura aziendale, che tutti preservano e alimentano con costanza".

La Juve ha iniziato un processo di cambiamento che non trova eguali nel calcio italiano: " Fin dall’inizio del mio mandato ho segnalato la necessità e l’urgenza di alcune riforme strutturali di ‘sistema’. Tutto è cambiato nella gestione della Juventus, ma quasi nulla nel contesto nazionale di riferimento. Il profondo lavoro di rinnovamento interno trova, quindi, un limite formidabile nel mancato sviluppo complessivo del calcio italiano. Cambiare questo stato di cose è un’operazione complessa che ha i caratteri della massima urgenza per raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo. Il nostro calcio ha necessità di grandi misure di carattere domestico e di un nuovo slancio verso i mercati internazionali".

Lo Stadium ne è una prova tangibile: " Lo Juventus Stadium, di cui siamo fieri ed orgogliosi, rimane l’unico esempio di struttura sportiva all’avanguardia, in grado di rappresentare un modello di sicurezza e di offrire sia un’esperienza ‘live’ sia un’immagine televisiva di alto livello. Esso, purtroppo, rappresenta solo un ventesimo del potenziale ‘prodotto stadi’ italiano: troppo poco affinché la gestione collettiva del calcio nazionale riesca a imprimere una decisa accelerazione. Lo sviluppo di nuove infrastrutture è il tema cruciale del prossimo quinquennio, durante il quale il calcio italiano dovrà saper scegliere tra competitività internazionale, sia sul campo sia nella diversificazione e nell'incremento dei ricavi, o marginalità, cui oggi pare condannato inesorabilmente".

Questione diritti televisivi: " Il valore collettivo dei diritti televisivi della serie A e delle competizioni internazionali è in costante crescita, segnale evidente di un mercato che dimostra interesse per il calcio. Si tratta di un privilegio di cui possono godere pochissimi comparti industriali e che va tutelato. Nella ripartizione di questi proventi è necessario condividere un meccanismo in grado di riconoscere sia il valore dei grandi club, cui la Juventus appartiene, sia tutelare economicamente quelle società che, per disavventure di carattere sportivo, dovessero in futuro trovarsi ad essere escluse dalla serie A. La mancata partecipazione alle coppe europee è oggi un incidente che colpisce le società di medie e grandi dimensioni, ma la retrocessione dalla A alla B è un’evenienza che mette in discussione perfino la continuità e la sopravvivenza di qualunque club. In Lega di Serie A, pertanto, al momento della ripartizione dei diritti dovremo tutti responsabilmente tenere conto di questa situazione perché la sostenibilità del calcio italiano non sia messa in crisi ulteriormente".

La Lega di Serie A deve tornare ad avere un ruolo guida nel nostro calcio: " Proprio la Lega di Serie A deve riappropriarsi del suo ruolo di leadership, riuscendo a proporre una revisione della governance di tutto il calcio italiano per fare piazza pulita di un livello di litigiosità e di scarsa trasparenza francamente oggi non più accettabile. I veti incrociati e i pesi elettorali, non equamente distribuiti, hanno portato prima all’interruzione e poi alla paralisi dello sviluppo che invece deve ripartire di slancio".

Riduzione delle squadre e creazione delle seconde squadre, queste sono due proposte concrete: " E poi il calcio. Quello che tutti amiamo, quello per cui la passione della gente rimane intatta.  È necessaria un’ulteriore riduzione del numero di società professionistiche, accompagnato da una revisione della composizione delle rose, per garantire alle nazionali un adeguato rifornimento di giocatori convocabili.  Sono priorità che andranno accompagnate da altre due importanti riforme con un unico comun denominatore: il talento. La prima è un’adeguata politica dell’immigrazione, che sia rispettosa delle leggi dello Stato, ma anche dello sviluppo del sistema e dei diritti umani. Infine il tema delle seconde squadre, da preferire alle cosiddette “multiproprietà”, poiché già testato in molti paesi (Spagna, Olanda, Inghilterra)  e poiché assicura una crescita dei talenti costante e armoniosa con un solido interscambio con la Prima Squadra. Una generazione di grandi calciatori italiani sta completando la sua carriera e il prossimo triennio dovrà farne crescere rapidamente una nuova, capace di raccoglierne il testimone".

Tema dello sviluppo della Juventus: " Dal canto nostro, pensiamo che i prossimi anni saranno cruciali sia sotto il profilo sportivo sia per la sostenibilità del ‘modello Juventus’. Il rinnovo dell’accordo con Jeep fino al 2021, la nuova partnership di sei anni con adidas, lo sviluppo immobiliare nell’area della Continassa che vedrà sorgere la nuova sede e il nuovo centro di allenamento della prima squadra, gli importanti investimenti nel settore giovanile, dalla riconversione in Academy del centro di Vinovo alla massima attenzione ai talenti emergenti, il continuo sviluppo dei digital media e la proficua partecipazione in seno agli organismi internazionali European Club Associations (ECA) e Union des Associations Europèennes Football (UEFA),  ci dicono che la Juventus è ben posizionata per continuare nel suo percorso di sviluppo virtuoso in Italia, pur consapevoli di dover continuare a perseguire ogni attività, anche inesplorata.
Per quanto riguarda l’espansione internazionale, le strutture della Juventus sanno che cruciale è l’internazionalizzazione del nostro brand. In primis, una costante competitività nelle coppe europee, sia in Champions League che in Europa League. Tuttavia per acquisire una reale dimensione sportiva e commerciale internazionale sono fondamentali alcuni fattori, purtroppo non tutti da noi direttamente controllabili. I limiti del sistema, cui accennavo prima, stanno già circoscrivendo alcune importanti opportunità di sviluppo".

Infine, alcuni ringraziamenti: " Sulla nostra strada, in questi quattro anni, abbiamo potuto avvalerci di grandi professionalità: Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia rappresentano i vertici di questo club, che ha nei suoi organici persone di grande qualità, Fabio Paratici, Pavel Nedved e Francesco Calvo su tutti, che perseguono con tenacia gli obiettivi della società. Antonio Conte, cui va il ringraziamento di tutti, ha deciso per sé un nuovo percorso professionale. Il nostro impegno è oggi a sostegno di un nuovo allenatore: Massimiliano Allegri, un vincente, che ha già portato tra noi nuova passione e un nuovo desiderio di sfidare tutto e tutti
Fino alla fine…
Andrea Agnelli"

giovedì 2 ottobre 2014

Ancora una volta un arbitro inadeguato

Felix Brych ha arbitrato la finale della scorsa edizione dell'Europa League, disputatasi allo Juventus Stadium, ed è considerato uno dei migliori fischietti d'Europa. Ieri, però, non ha dato l'impressione di saper gestire una partita di alto spessore com'era quella tra Atletico Madrid e Juventus.

Fischietto sempre in bocca, si contano 21 falli commessi dai colchoneros e 28 dai nostri, gioco spezzettato e mai continuo, che ha favorito il non-gioco dell'Atletico.
8 le ammonizioni, 2 per l'Atletico e 6 per la Juve, di cui almeno un paio francamente discutibili, come quella a Bonucci nei primissimi minuti nel primo tempo per un colpo duro ma leale a Mandzukic e quella per Morata nel finale.
Mancano invece diverse sanzioni per falli ben più duri commessi dagli avversari. Anche Simeone avrebbe meritato l'espulsione per aver calciato lontano una palla che scivolava fuori, rallentando la ripresa del gioco, senza considerare le innumerevoli volte in cui è uscito dalla sua area tecnica.
L'unica nota positiva di Brych è che non ha concesso un'inesistente quanto dubbioso rigore sul tocco di braccio di Caceres nella nostra area nel secondo tempo.
Pochi anche i minuti di recupero concessi: 6 cambi, tantissimi falli, ancor di più le interruzioni, sembra una presa in giro aver dato solo 4 di recupero.

Come con il Real Madrid l'anno scorso al Bernabeu e come l'anno prima a Monaco col Bayern, anche questa volta la conduzione di gara da parte del fischietto è parsa quantomeno favorevole alla squadra di casa.
Sarà per colpa della sudditanza psicologica? Non si sa. Di sicuro Brych ci è sembrato inadeguato.

In Champions, si sa, serve fortuna e anche gli errori arbitrali fanno la differenza, come sa bene l'Inter, che nel 2010 ebbe innumerevoli "errori" a favore...

Detto ciò, già dal prossimo impegno di Champions, dobbiamo imparare a essere più forti anche degli arbitri che ci danno contro!

Pagelle Atletico-Juventus: Pogba ci prova, Buffon tiene su la baracca, male Chiellini, Vidal e Tevez






La Juve subisce la prima sconfitta stagionale al Calderon contro l'Atletico Madrid.
0 tiri in porta, poco gioco, 2 mezze occasioni da gol. Insomma, prestazione brutta, sia da parte nostra che da parte dei colchoneros. I nostri top player in particolare hanno tutti fallito la prova decisiva. Solo Buffon, Caceres e Pogba prendono la sufficienza.

Buffon 6: para su Mandzukic nel primo tempo, sventa un possibile autogol di Caceres nel secondo. Sul gol di Turan nulla può.
Caceres 6: al rientro in campo, non sfigura e tiene a bada sia Saul che Griezmann.
Bonucci 5,5: anche lui fuori posizione in occasione del gol.
Chiellini 4,5: il peggiore. Sbaglia tantissimi appoggi sia di sinistro che di destro, non accorcia in tempo su Juanfran.
Lichsteiner 5,5: l' unica occasione del secondo tempo parte da lui, ma si perde Turan nel gol.
Vidal 5: lotta per una ventina di minuti nel primo tempo, poi scompare.
Marchisio 5,5: viene sovrastato dal centrocampo avversario che non gli dà mai tempo di creare gioco.
Pogba 6: l'unico a tirare, anche lui lotta come un leone e come sempre regala sprazzi di tecnica assoluta.
Evra 5: ancora male il francese. Sul gol sbgalia la posizione e lascia libero Juanfran. Non si propone mai.
Tevez 5: arretra a centrocampo come nelle ultime gare, prova qualche accelerazione ma viene sempre controllato da 3 avversari. Stavolta non trova lo spunto risolutore.
Llorente 5,5: tanta generosità, si sbraccia e lotta con Miranda e Godin. Prova diverse sponde ma non ha mai la palla buona per colpire.


Atletico Madrid-Juventus 1-0: decide Arda Turan

Prima sconfitta stagionale della truppa bianconera. Immeritata, perchè il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma l'unico errore di concentrazione da parte della difesa in 90' ha causato il gol dei colchoneros, al 75'. Tuttavia, c'è da registrare un dato preoccupante: non abbiamo mai tirato in porta.

Allegri decide per il 3-5-2 che vede il rientro di Caceres al posto di Ogbonna in difesa. Per il resto, confermati gli stessi che hanno faticosamente battuto l'Atalanta.

Il primo tempo è una noia mortale. Le uniche occasioni, se così si vogliono chiamare, sono una di Pogba dalla distanza a giro di poco fuori per noi e una di Mandzukic che impegna Buffon in una parata centrale. In spiccioli: ci siamo annullati a vicenda.

Nella seconda frazione, per forza di cose, le cose sembrano cambiare, anche se di poco. La Juve, in realtà, continua a non creare gioco, un po' per la bravura dei colchoneros , a suon di falli e mischie rese attuabili grazie a un generoso e permessivo arbitro tedesco, un po' per la scarsa qualità e velocità che abbiamo avuto noi nella costruzione. Il pareggio sembra scritto. L'unica fiammata è degli avversari con Caceres che rischia un autogol, ma nenahce i colchoneros sembrano cercare il gol con foga e voglia di vincere.
Al 75', però, la rete la trovano. Break di Tiago sul centrodestra, palla al terzinio Juanfran che, lasciato colpevolemente solo sia da Evra che da Chiellini, ha il tempo di stoppare, alzare la testa e crossare in mezzo con tutta tranquillità. Mandzukic non la prende, Arda Turan invece anticipa Lichsteiner in ritardo e la mette nell'angolino sinistro basso, dove Gigi non può arrivare. Imbattibilità stagionale finita.
Entrano Pereyra, Morata e Giovinco per provare a dare un po' di brio al posto di Vidal, Caceres e Lichsteiner. L'unica occasione è con un bell'inserimento di Lichsteiner che mette in mezzo ma trova la deviazione sul palo del suo portiere di Raul Garcia. Per il resto, nulla da fare.

Più che dispiacere e tristezza per la sconfitta, la sensazione prevalente è l'amarezza, perchè da questo Atletico Madrid ci si aspettava (o almeno io mi aspettavo) una partita più volenterosa, tanto che prima del gol di Turan i tifosi biancorossi stavano fischiando i loro beniamini per il gioco evidentemente catenacciaro, invece hanno pensato solo a difendersi, e a lanciare la palla alla ricerca di mischie e a picchiare, duro, durissimo, anche se l'arbitro ha estratto pochi gialli contro e molti ai nostri. E noi abbiamo risposto colpo su colpo senza riuscire a creare un'azione da gol degna di questo nome, tenendo palla (61%) senza mai calciare.
Da parte nostra, l'esame di maturità è rimandato. Non abbiamo dimostrato di esser in grado di creare palle gol vere contro una squadra molto organizzata dal punto di vista difensivo, che fa della compattezza, della solidità e della ruvidezza i propri punti di forza.

Per superare il girone, è fondamentale vincere in Grecia contro l'Olympiacos, impresa non facile ma che dobbiamo per forza realizzare per non ripetere il fallimento della passata stagione. Una sconfitta al Calderon ci può stare, l'importante è reagire. E domenica ci sono i giallorossi da distruggere.

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS




mercoledì 1 ottobre 2014

Probabile formazione anti-Atletico: 2 ballottaggi, confermato Evra a sinistra

Un gol può cambiare molte cose, tra cui il posto da titolare nell'attacco della nostra Juventus. Alvaro Morata, segnando il terzo gol all'Atalanta sabato scorso, ha insinuato dei dubbi nelle certezze del mister Allegri.

Il nosto allenatore, infatti, ha da sciogliere due ballottaggi per sciegliere gli 11 definitivi che scenderanno in campo al Calderon: Ogbonna vs Caceres e Llorente vs Morata.
El Pelado è tornato ed è pronto e arruolabile, anche se l'Ogbonna visto nelle ultime partite è difficilmente sostituibile. 
Sulla fascia sinistra del centrocampo Evra ha prevalso ancora una volta su Asa.

Il modulo adottato sarà ancora il 3-5-2. Solo nei minuti precedenti il fischio d'inizio sapremo la verità. Questi i probabili 11:

Buffon
Ogbonna-Bonucci-Chiellini
Lichsteiner-Vidal-Marchisio-Pogba-Evra
Tevez-Llorente

Non importa chi giocherà: chiunque scende in campo, dovrà dare il 110%! Solo così si può battere l'Atletico!

FINO ALLA FINE
FORZA JUVENTUS

Juve, attenta ai calci piazzati!

Che siano calci d'angolo o calci di punizione, per l'Atletico Madrid c'è poca differenza. Fare gol in situazioni di calcio da fermo è una loro caratteristica fondamentale.

Degli 11 gol segnati in Liga, ben 9 sono stati realizzati su questo tipo di situazioni, mandando a rete i giocaotori più disparati: Miranda, Mandzukic, Tiago, Arda Turan, Saul Niguez e Raul Jimenez.

I più pericolosi in questo ambito restano certamente Miranda e Godin, autori di 3 gol a testa. In particolare quest'ultimo ce lo ricordiamo bene per il gol segnato di testa contro l'Italia al Mondiale. Guarda caso, l'ultima volta che Buffon subì una rete in partite ufficiali.

3 sono le situazioni più pericolose ideate dal Cholo Simeone:

1)  Cross lento sul primo palo con tanti uomini a creare confusione al portiere avversario nell'area piccola, come nel caso del gol di Tiago nel Clasico. (https://www.youtube.com/watch?v=Wv4xB5kgSmg).

2) I blocchi a liberare il saltatore, presuribilmente uno dei due difensori centrali sopracitati. I movimenti di ogni giocatore nell'area avversaria sono studiati per liberare dalle marcature i due saltatori più letali.

3) Sul calcio di punizione, la palla viene lanciata verso il lato corto dell'area. Quindi, c'è sponda per uno dei difensori appostati sul primo palo che di prima gira il cross sul secondo verso l'uomo lasciato solo. Il gol di Saul sabato scorso al Siviglia ne è la prova. (https://www.youtube.com/watch?v=LADXRXTWB6g).

Allegri avrà accuratamente studiato tutte queste situazioni e ammonito i nostri difensori e centrocampisti a tenere altissima la concentrazione in tutte le giocate di palle da fermo avversarie.
Per ottenere la vittoria sarà fondamendale non commettere alcun errore!